Minerali e Miniere
I colori, le forme e il mistero che si nasconde dietro tanta bellezza, hanno fatto sì che la mia passione sia solamente il godere di tanto incanto.
Menu

La miniera di Casal di Pari

La storia di questa Miniera comincia nel 1870 con il rinvenimento in superficie di minerale di piombo che vista la sua purezza e la facilità di cernità da luogo all’attività di ricerca.

La miniera sita nelle vicinanze dell’ormai diruto eremo di Sant’antonio in Valdaspra comincia l’attività presumibilmente in questo periodo non escludendo come citato da vari autori lo sfruttamento in epoche più antiche senza però che ne abbia trovato un riscontro concreto in bibliografia.

Nel 1870 vediamo il fermento intorno a questa piccola miniera con lo scavo delle prime trincee a giorno nella parte alta del giacimento( sopra la strada carrozzabile) e  il raggiungimento attraverso gallerie del contatto calcare scisto a più livelli.

In particolar modo vediamo come gia nel 1872 era gia presente la prima galleria di ribasso Fornace che tramite un pozzo doveva intercettare il lavori della galleria Scaniglia che aveva incontrato dei vuoti carsici ricchi di minerale. Alla fine della galleria fornace era impostato un pozzo che risaliva ad intercettare i vuoti trovati più in alto e precisamente a 12 metri di altezza venne impostata una galleria di ricerca.Questo pozzo gia nella relazione del 1873 risultava con l’armatura non in buone condizioni, di cui non si capisce se per un errato posizionamento o per un cedimento del pozzo.

Dobbiamo attendere il 1899 con l’ing. Fossi che inizia lo scavo del ribasso oggi denominato Gastone.

Questo primo ribasso non più riportato nelle carte a disposizione  si chiamava galleria dei Fossi, nome alquanto dubbio sull’origine in quanto aperta sul fosso dei Fossi e Fossi era il nome di uno dei soci impresari dell’attività. Penso che l’ing. Fossi abbia dato il nome sia alla galleria da lui intrapresa sia al fosso che ne ha preso il nome in quanto vicino al ribasso in questione.

Durante lo scavo di questo  ribasso per problemi di aerazione dovettero scavare un pozzo prima di raggiungere il contatto  , tale galleria dopo ca 207M scavati nello scisto raggiunse il contatto scisto calcare che venne esplorato.

Tale galleria verrà totalmente abbandonata proprio per la sua natura franosa e il nuovo ribasso Gastone verrà effettuato partendo da un altro punto intercettando sempre il pozzo di aereazione. E proseguendo verso il contatto.

Sopra il livello gastone troviamo le due gallerie principali della miniera ancora oggi in piedi e percorribili in gran parte, la galleria Fornace e la galleria San Giorgio.

La galleria fornace e la galleria San giorgio erano in passato collegate tra loro e all’interno entrambe erano collegate tramite fornelli e  discenderie con il livello gastone, invece l’unica collegata con le gallerie più alte che prendevano il via dalle escavazioni a cielo aperto era solamente la galleria Fornace.

L’accesso a queste 2 gallerie la San Giorgio e La galleria Fornace è abbastanza agevole, all’interno possiamo ritrovare alcune gallerie ormai ripienate che non compaiono nelle planimetrie più recenti a disposizione e di cui ho visto solamente  una volta la carta completa in possesso di un amico.

Da questa carta vista molti anni fa notavo che l’estensione dei lavori del ribasso erano molto più estesi di quello che possiamo vedere oggi nelle carte più recenti, e come  alcuni rami siano stati ripienati.

Il collegamento tra i vari piani di coltivazione era garantito da un pozzo posto alla fine della galleria fornace che risaliva sino ad un livello accessibile dalle gallerie presenti in prossimità degli scavi all’aperto a monte della strada e da 2 discenderie una nella galleria Fornace e Una nella galleria San Giorgio, oltre che da un fornello impostato su una grande spaccatura naturale che interseca  i due livelli San Giorgio e Gastone.

La discenderia impostata nella galleria fornace risulta a tutt’oggi franata e di difficile individuazione se non tramite le planimetrie e un individuazione approssimativa del punto esatto della stessa. La discenderia posta nella galleria San Giorgio è posta sulla prosecuzione di una rimonta a sinistra della galleria stessa, questa discenderia a differenza dell’altra pare come se fosse stata ripienata, proprio per la pezzatura e la natura del materiale di riempimento.casal di pari 2

La galleria perpendicolare alla Galleria San Giorgio  collegava  da una parte con  la galleria fornace e dall’altra seguiva il contatto alla ricerca della mineralizzazione e metteva in comunicazione tramite una cavità naturale  il livello Gastone.

Il livello gastone più volte a destato il nostro interesse proprio per la notizie che dalle relazioni minerarie dell’epoca ci sono pervenute, come quarzi di svariati cm accompagnati da cristalli di pirite di 5 cm e altre meraviglie che nel nostro immaginario ritenevamo più attinenti alla realtà, anche a fronte del fatto che all’interno delle gallerie il reperimento di campioni estetici come Aragonite  e Quarzo sono  abbastanza frequenti e che le vene di Quarzo spesso regalano campioni degni di nota, non che cavità carsiche completamente ricoperte di Cristalli di Aragonite che al tempo resero famosa questa miniera portandola all’attenzione dei collezionisti.Casal di Pari faglie

Più volte ci siamo ritrovati nell’inpresa di raggiungere  tale eldorado provando a capire in che modo si poteva raggiungere il  livello Gastone, a tutt’oggi viste le difficoltà date dalla natura dei terreni e dalla conformazione della miniera non cediamo alla tentazione di desistere dall’intento.

*Non tutti sanno che all’interno della galleria Fornace dopo il tratto rettilineo, girando a sinistra e proseguendo fino alla discenderia che  portava ad un sottolivello, avevo scoperto l’esistenza di una galleria nascosta e non segnata che permetteva di giungere ai vuoti impostati sulla faglia parallela a quella della galleria San Giorgio.

3.989 views

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

By continuing to use the site, you agree to the use of cookies. more information

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close